10 cose da vedere in Islanda del sud

Se state organizzando o anche solo sognando un viaggio nell’isola del ghiaccio e del fuoco, questo articolo vi aiuterà a capire meglio le cose da vedere in Islanda del sud!

Quando ero piccolo avevo molti sogni. Uno di questi era sicuramente un viaggio “on the road” negli States. Conoscevo a memoria i nomi di tutti gli stati Americani e mi immaginavo mentre percorrevo la route 66 a bordo di una mustang cabrio del ’66 con il vento tra i capelli ed un amico al fianco. Crescendo, quando le mie ideologie politiche presero prepotentemente forma ed iniziai ad odiare gli yankee, anche i miei sogni cambiarono. Inizia a pensare alla Patagonia, agli spazi infiniti, alla solitudine che ti fa compagnia e alle montagne perennemente innevate. Lessi Chatwin e Sepulveda, mi innamorai di quella terra prima ancora di esserci stato. Il mio viaggio “on the road” della vita era diventato quello.

Poi come spesso accade, i miei sogni rimasero sogni e per un lungo periodo non presi aerei. Iniziai allora ad innamorarmi della montagna e a stringere in maniera sempre più forte il mio rapporto con la natura. Avevo bisogno di rassicurazioni e quelle erano le mie.
Fu proprio in quegli anni che il mio viaggio “on the road” divenne l’Islanda. Sentivo di essere legato a quel luogo anche solo guardando qualche foto o leggendo le avventure di qualche Blogger e questa sensazione me la sono portata dentro per diversi anni. E poi, un bel giorno del Dicembre 2017 decisi che era arrivato il momento di prenotare quel benedetto volo e di realizzare uno dei miei sogni.

Atterrai a Keflavík nel sud ovest dell’isola a 50 km da Reykjavik, presi la mia macchina a noleggio proprio li all’aereoporto, misi su lo zaino e mi diressi verso la capitale. La prima cosa che ti colpisce quando atterri in Islanda è il cielo. Non so come spiegarlo, sembra più vicino ma nello stesso tempo ti da una sensazione di infinito immediata. Insomma il cielo d’Islanda è un po come quello d’Irlanda e quella sensazione provata me la sono portata dietro durante l’intero viaggio.

In questo articolo voglio però soffermarmi sul sud dell’isola e stilare una lista di dieci cose che assolutamente non potete perdervi attraversando questa parte dell’islanda.

1 – Parco nazionale Þingvellir

E’ praticamente la prima tappa del famoso circolo d’oro. Sede del parlamento islandese dal X al XVIII secolo e Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2004. Qui si trovano la chiesa di Þingvellir e le rovine di antichi rifugi in pietra. Il parco sorge in una fossa tettonica formatasi dalla separazione di due placche tettoniche, quella nord Americana e quella Europea, che si materializza nella grande gola di Almannagjá.

2 – Geysir

Quando si pensa all’Islanda la prima cosa che a tutti viene in mente sono i Geyser. Nella valle di Haukadalur sono presenti molti di essi, di cui il più famoso è quello di Geysir. Essendo il più antico geyser storicamente conosciuto ha dato il nome a tutti i fenomeni di questa categoria. È stato proprio come me lo aspettavo, fumaioli che sembrava di stare su un altro pianeta, pozze d’acqua a più di 100 gradi, alcune delle quali ogni tanto esplodevano nel fenomeno che tutti conosciamo. Geysir esplodeva la propria potenza a più di 170 m di altezza fino a quando la gente ha iniziato a gettare nel suo cratere pietre ed altri detriti per “stimolarlo” e così da allora Geysir si mostra solo in presenza di movimenti della crosta terrestre, quindi raramente. Quello che ho visto io é Strokkur e comunque è stato davvero emozionante.

3 – Gullfoss

E’ una delle cascate più famose dell’isola. Non penso di riuscire a descivervela tanto é bella. Non avevo mai visto niente di simile, non avevo mai visto la natura così bella prima di quel giorno. É di una potenza inaudita, fa un doppio salto di 35m che non è tanto in realtà ma la teatralità con cui lo fa è magnifica. Ha una portata enorme e va a finire in un canyon simile al più famoso del Colorado negli States.
Sarei rimasto li immobile a guardarla per ore un po come si guarda dormire la propria donna la domenica mattina mentre è lì accanto a te e ancora deve aprire gli occhi. Magia pura.

4 – Seljalandsfoss

E’ detta la cascata liquida, nome che le è dato dal fiume Seljalandsá che la forma (fiume liquido appunto). Cade per circa 60 m da ciò che in altri tempi era una scogliera sull’oceano. Uno scivoloso sentiero si inerpica ai suoi lati che permette di arrivare dietro la cascata stessa e ammirare la sua enorme portata.

5 – Gljúfurárfoss

La reputo la cascata più affascinante che ho visto durante il mio viaggio. Precipita in un piccola grotta che ha solo un’entrata e la si attraversa saltando da un sasso ad un altro e bagnandosi assai. Già da fuori è uno spettacolo, così avvolta dalla montagna che diventa verde per i tanti muschi dovuti all’umidità. Quando si entra invece sembra di stare in un film. Si alzano gli occhi e la si vede cadere con una potenza inimmaginabile da una fessura che si apre nella grotta al cui interno le pareti sono verdissime. L’acqua mi è entrata d’appertutto, le mani mi si erano quasi ghiacciate, due ragazzi entrati prima di me si baciavano su un enorme roccia che è al centro della caverna dando vita alla scena più romantica e teatrale vista sull’isola. Ci avrei diretto un film intero ispirato solo da quella scena.

6 – Reynisfjara

Ricordate la spiaggia dei Goonies? Quella dove alla fine del film i protagonisti vedono uscire la nave pirata di Willy l’Orbo? Ecco Reynisfjara è così, solo che è nera a causa della cenere e dei detriti di origine vulcanica prodotti dall’erosione. E’ un posto magico, misterioso. Stupendi sono i Reynisdrangar, due enormi faraglioni che immersi nel mare e le colonne di basalto scavate nella montagna dalla quale i pulcinella di mare si gettano planando verso l’acqua. Il consiglio è di non avvicinarsi troppo nall’acqua soprattutto dalla spiaggia che dietro la montagna va verso i faraglioni. Le onde sono imprevedibili da queste parti e la risacca è fortissima.

7 – Skogafoss

E’ forse insieme a Gullfoss la cascata più fotografata d’Islanda. E’ larga 25 m fa un salto di 60. Più di 700 gradini conducono al suo culmine e a pochi passi dal salto stesso. Da qui parte un sentiero che costeggia il fiume che consiglio di fare per i suoi paesaggi mozzafiato.

8 – Skaftafell National Park

C’é un bel centro informazioni con un piccolo museo e da qui partono molte delle spedizioni organizzate che portano al ghiacciaio che, come purtroppo tutto da queste parti, costano un casino. Inoltre ci sono alcuni sentieri free molto belli dove fare trekking ed io naturalmente non me lo sono fatto dire due volte e ho scelto subito quello che conduce ad una delle cascate più belle di tutta l’slanda, Svartifoss!
La caratteristica che la rende unica è la presenza di colonne di basalto dalla forma esagonale di provenienza vulcanica che la contornano. I colori sono bellissimi e cambiano a seconda della posizione dalla quale la si guarda.
Risceso dal sentiero ne ho preso subito un altro che in più o meno 45 minuti mi ha portato al cospetto del ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa per volume e il secondo per estensione (dopo l’Austfonna, ubicata sull’isola di Nordaustlandet e appartenente all’arcipelago norvegese
delle Svalbard).


È la quarta massa di ghiaccio al mondo dopo la calotta glaciale dell’Antartide, la calotta glaciale della Groenlandia ed il Campo de Hielo Sur in Patagonia.
Sognavo di vederlo e mi ci sono avvicinato abbastanza da rosicare per non esserci potuto salire su.

9 – Jokulsarlon

E’ una laguna glaciale che si trova proprio ai piedi di una delle lingue del ghiacciaio, dal quale numerosi iceberg si staccano vagando alla deriva. Uno spettacolo incredibile, una quiete surreale. Le foche nuotano serene tra i ghiacci, la luce che attraversa gli iceberg da vita a giochi di luce magici lasciando tutti a bocca aperta, compreso me. Il lago ha un canale che lo collega al mare. I colori degli iceberg, che si adagiano sulla spiagga lavica, vanno dal turchese al blu profondo, ma anche giallo a causa del solfuro di origine vulcanica, nero per colpa delle cenere, e ovviamente bianco, in diverse tonalità. Ci si emoziona tanto.

10 – Keldur

E’ un borgo che fu un antico isediamento tipico dell’isola, disabitato, che fu già citato nelle saghe del medioevo.L’ho trovato stupendo con le sue case Hobbit col tetto di torba erbosa, la sua chiesa in tipico stile nordico che mi è sembrata quella dove viveva Padre Gabriel in The Walking Dead e il suo tetro cimitero. Le tombe girano tutte intorno la chiesa e la maggior parte sono dei 25 figli avuti dall’ultimo capo villaggio, un certo Guomundur Bynjolfsson.
Girarlo completamente da solo, in mezzo al nulla e a 11 km dalla strada principale é stato davvero particolare.

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