Viaggio in Islanda – Terzo giorno, il circolo d’oro

Ciao anime di islanda, oggi dopo il primo giorno a Reykjavik è iniziata l’avventura, quella vera. Sveglia alle 6 locali, si può soffrire di jat lag con solo due ore di differenza dall’Italia? La risposta è si. Ma non tutti i mali vengono per nuocere e questa levataccia mi ha permesso di arrivare nei luoghi da visitare in anticipo sul turismo di massa (che in realtà in questo periodo è davvero poco).

Appena uscito dalla capitale i paesaggi sono diventati subito magnifici. Grandi montagne innevate, fiumi e guadi da attraversare praticamente continui, grandi roccie, piccole roccie verdi, laghi, piccoli boschi di abete del nord, canyon, cottage più o meno grandi sparsi on ogni dove, lunghi tratti di erba bianca che quasi sembrava deserto. La strada poi un vero spettacolo. Nulla da invidiare alle più famose route66 o alle lunghe strade canadesi e dell’Alaska. Mi sarei dovuto fermare ogni km per scattare foto. Qualche volta l’ho anche fatto ma poi ho messo su qualche pezzo della colonna sonora del signore degli anelli e ho goduto come poche volte prima. Il viaggio on the road alla Kerouac che da bambino già sognavo é iniziato.

La prima tappa é stata il parco nazionale di Þingvellir sede del parlamento islandese dal X al XVIII secolo. Qui si trovano la chiesa di Þingvellir e le rovine di antichi rifugi in pietra. Il parco sorge in una fossa tettonica formatasi dalla separazione di due placche tettoniche, quella nord Americana e quella Europea, con scogliere rocciose e faglie, come la grande gola di Almannagjá.

La spaccatura ha formato un lungo canyon che é uno spettacolo della natura.

Rimessomi in strada sono arrivato a Geysir il piccolo posto che da il nome ai famosissimi Geyser. È stato proprio come me lo aspettavo, fumaioli che sembrava di stare su un altro pianeta, pozze d’acqua a più di 100 gradi alcune delle quali ogni tanto esplodevano in una potenza inaudita proponendo il fenomeno che tutti conosciamo! Il più antico geyser d’Islanda è Geysir che esplodeva la propria potenza a più di 170 m di altezza fino a quando la gente ha iniziato a gettare nel suo cratere pietre ed altri detriti per “stimolarlo” e così da allora Geysir si mostra solo in presenza di movimenti della crosta terrestre, quindi raramente. Quello che ho visto io é Strokkur e comunque è stato davvero emozionante.

Ma il clou della giornata é stata sicuramente la cascata di Gullfoss. Non penso di riuscire a descivervela tanto é bella. Non ho mai visto niente di simile, non ho mai visto la natura così bella prima d’ oggi. É di una potenza inaudita, fa un doppio salto di 35m che non è tanto in realtà ma la teatralità con cui lo fa è magnifica. Ha una portata enorme e va a finire in un canyon simile al più famoso del Colorado negli States.
Sarei rimasto li immobile a guardarla per ore un po come si guarda dormire la propria donna la domenica mattina mentre è lì accanto a te e ancora deve aprire gli occhi. Magia pura.

Ho paura che tutto quello che vedrò da domani in poi non possa competere.

Prima di arrivare in ostello sono stato poi a Kerið, un lago formatosi in un cratere vulcanico dove Bjork ci ha fatto pure un concerto che visto il luogo non sarà stato emozionante per niente…

Ed ora eccomi qui al Midgard Base Camp un ostello bellissimo dove prima di buttarmi su un divano nella Hall, mi sono rilassato in una vasca in legno tipica islandese sul tetto del locale con 10 gradi fuori e una birrozza tra le mani ghiacciate! Un altro piccolo sogno realizzato!
Che dire wonderful!!!

La canzone che consiglio oggi, l’ho ascoltata in macchina ed é Take Me Somewhere Nice di Mogwai.

A domani!

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